Col Natale ogni anno si celebrano la nascita di Gesù e quella della Santa Famiglia nella grotta di Betlemme. L’evento che festeggiamo su tutto il pianeta sollecita gli esseri umani cristiani e non credenti a sacralizzare la propria famiglia mediante l’amore, rendendola sublime asilo in cui coltiviamo e pratichiamo le virtù narrate nel Vangelo, prendendo a modello e guida quella divina di Nazareth per assicurare la pace e la solidarietà in tutto il mondo.
11 Dicembre, 2018 Archiviato in News
Siete tutti invitati ad intervenire sabato 22 dicembre, alle ore 16.30, nell’auditorio multimediale “Biagio Auricchio” per assistere all’affascinante musical augurale che i nostri allievi stanno preparando per offrirvi momenti di sincero, gioioso, distensivo ed edificante benessere spirituale, finalizzato a trarvi fuori dal grigiore della vita quotidiana e condurvi in un’edificante atmosfera di evasione e di svago culturale ed emotivo, creata dalla loro fantasia e immaginazione, riflettendo sul dono della redenzione che ci ha fatto Gesù, incarnandosi e nascendo in mezzo a noi. Ormai tutti si preparano a celebrare particolarmente in famiglia come si conviene la Nascita del Bambino Gesù ed anche il nostro Istituto, come comunità educativa, è lieto di essere fedele alla tradizione. Fin dai primi giorni del mese dappertutto è in atto un intenso e crescente impegno collettivo nell’avvicinarsi della ricorrenza della Festa del Santo Natale, col quale celebriamo con riti religiosi e con meravigliose manifestazioni popolari, la nascita di Gesù, ossia Dio che si fa uomo, il quale viene in mezzo a noi e ci rimane fino alla fine del mondo per insegnarci col Vangelo ad amarci e vivere in pace sulla terra per godere poi la beatitudine in Paradiso, mediante il dono della redenzione umana. Perciò è l’evento religioso più atteso con gioia, letizia ed esultanza dai bambini che contagiano e coinvolgono gli adulti nei preparativi, soprattutto nell’allestimento del presepe e nell’addobbo dell’albero, che insieme a Babbo Natale ne sono i simboli più suggestivi che affascinano particolarmente i bimbi. Quindi aumenta giorno dopo giorno il numero di coloro che, stimolando gusto, fantasia ed immaginazione, con mercatini, mostre, visite d’arte, cene di beneficenza ai poveri, presepi viventi, spettacoli del folklore tradizionale, ecc. si mobilitano a gara nel creare un’atmosfera di socialità solidale, libera, tollerante, virtuosa e suggestiva di pace, solidarietà e benessere fraterno, comunione ed accoglienza. Per tutto ciò il Natale diventa soprattutto festa per la famiglia dove la ricorrenza promuove il rinnovo ed il consolidamento dei valori dell’amore reciproco, ossia della comunione e del bene, nonché delle relazioni condivise di solidarietà fra i membri, testimoniato anche dallo scambio di doni augurali, estesi a parenti, amici ed al prossimo bisognoso, fino al giorno dell’Epifania. La mescolanza di sacro e profano, che armonizza culture e religioni, concorre nel ricorso ad ogni sorta di opportunità creativa, edificante e rasserenante col decorare ed abbellire case, negozi, vetrine, scuole, edifici pubblici, strade e piazze con eleganza ed estro sorprendente, attingendo dalla tradizione e dai dispositivi luminosi delle nuove tecnologie fantasmagoriche, appunto perché la luce simboleggia l’amore, la pace e la salvezza dalle tenebre del male. Orbene, anche in quest’Istituto fervet opus. Alla luce del riflesso della pedagogia montessoriana, poniamo a fondamento del nostro impegno operativo il principio del rispetto della spontaneità attiva ed operosa del fanciullo e la sua iniziativa che realizza mediante la compenetrazione fra gioco-studio-lavoro, facendo interagire armonicamente esperienza e pensiero in modo da cavarsela da solo, oppure in cooperazione ed empatia con gli altri membri del gruppo. Ed allora, suggestionati dal clima festoso che avanza, i nostri alunni e alunne stanno caricando di energetici vissuti emozionali i livelli dei loro stati d’animo, intensificando la crescita della dimensione motivazionale cognitiva, valoriale e costruttiva dell’affettività operativa. Ed ecco come si spiega la gioiosa attività a pieno ritmo nei laboratori di approfondimento artigianale di manipolazione ed in quelli teatrali e musicali. Nei primi, coordinati dalle proff.sse Veronica Buccolo e Anna Guercia, impegnando le potenzialità immaginative, attraverso l’attivazione dei valori del pensiero divergente e del fare creativo, numerosi piccoli artisti sono alacremente intenti a costruire presepi che saranno esposti alla Mostra-concorso- XXIV edizione – organizzata dalla benemerita Associazione “Arcobaleno” di Somma Vesuviana, presieduta dall’instancabile dott.ssa Teresa Cerciello, per “Il più bel presepe,” nella Chiesa parrocchiale Maria SS. Della Libera in San Vitaliano.
Nei laboratori teatrali e musicali, diretti dai docenti Carla Caprio e Nello Boccarusso, altri gruppi di allieve e allievi stanno provando copioni, danze, musiche e canti per il musical rituale. In effetti, tutti sono impegnati a perfezionare le loro potenziali energie vitali, psichiche e intellettuali con entusiasmo, felicità ed altre emozioni positive, senza freni inibitori nell’impulso ad agire, tanto che non vedono l’ora di esibirsi felici e contenti, ognuno nel proprio ruolo di messaggero di sinceri auguri alla famiglia ed a tutta l’umanità, da parte della nostra comunità educativa. Con lo spettacolo ci sensibilizzeranno ad opporci all’espansione di ogni tipo di violenza attivata da chi ha smarrito il senso naturale del rispetto dei principi morali della sacralità del prossimo, che spesso ne determina addirittura la soppressione fisica. Invocheranno il Bambino nascente affinché converta i fanatici, egemoni cultori della crudeltà e del danno che arrecano ai giusti, persuadendoli ad onorare i diritti morali universali ed a contrastare l’ingiustizia. Talché tutti abbiamo estremo bisogno di interagire con tolleranza, accoglienza, inclusione e amicizia in una società operosa, fondata sul riconoscimento della reciproca dignità e libertà personale, senza esclusione, con lavoro dignitoso per tutti che assicuri il benessere materiale e spirituale per una vita serena planetaria. Chiederanno al Bambino di convertire alla fede chiunque delinque e commette ingiustizie e soprusi, turbando la pace del prossimo. Quella fede che, se ha il potere di muovere le montagne, a maggior ragione può avere la potenza di smuovere ed eliminare dal cuore dei malvagi l’avidità della violenza e della sopraffazione, sostituendola con la rettitudine che fa recuperare e realizzare la vittoria dell’autenticità della coscienza dell’uomo giusto sulla crudeltà mediante l’amore ed il bene. Chiederanno, infine al Bambino di concedere a loro un futuro sicuro e sereno e dare alla propria famiglia ed a tutti la forza di promuovere una vita migliore, convertendo la gente cattiva, malavitosa, spietata, crudele e insensibile a nutrire sentimenti di autentica umanità, impegnandosi nell’irradiazione della solidarietà, della comprensione e partecipazione responsabile e collaborazione alla vita sociale, depurandola da ogni tipo di violenza, che non è soltanto fisica e psichica ma è anche corruzione, povertà, disoccupazione, emarginazione, insoddisfazione, infermità, disagio ed incapacità di operare scelte intelligenti. I bambini chiederanno, dunque, a Gesù di aiutarci a sconfiggere ogni diabolico condizionamento e tragica tentazione, in quanto siamo deboli ed impari nella lotta. L’aiuto celeste è condizione ineludibile per assicurare premurosamente, con innocente afflato e dialogo interumano, benessere, amicizia fraterna e pace universale indistintamente a tutti. Orbene, dobbiamo con buona volontà confidare in Lui, consapevoli che, come ci ricorda Benedetto XVI, solo da Dio viene la vera rivoluzione. Perciò facciamoci guidare pacificamente da Lui, il quale proprio per questo è venuto in mezzo a noi!
Felicissimi auguri a tutte le famiglie, estesi universalmente ad ogni credente e non credente, da questa affezionata comunità, che Vi aspetta per festeggiare insieme il tradizionale evento religioso e laico più rasserenante dell’anno.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.Dott. ALESSANDRO SCOGNAMIGLIO
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