Invito alla Festa dei Nonni che saranno festeggiati dai nipoti nostri Allievi i quali chiederanno loro di tenere una lezione sull’alimentazione equilibrata in relazione allo stile di vita per vivere anch’essi a lungo. Il tema sarà: Cosa mangiavamo, cosa mangiamo, mangeremo. Lunedì 2 ottobre 2017 – ore 10.00.
26 Settembre, 2017 Archiviato in News
Carissimi Nonne e Nonni, vi invitiamo cordialmente a venire a scuola perché i nostri allievi, vostri nipoti, bramano ansiosi di celebrare la vostra Festa con i vostri figli ossia i loro genitori, con parenti ed amici.
Soprattutto i più piccoli sono desiderosi ed impazienti. Non vedono l’ora di festeggiarvi e ringraziarvi solennemente, per tributarvi la loro affettuosa gratitudine, tenerezza ed amore.
Intendono nel tempo stesso esaltarvi in quanto vi ritengono vegliardi maestri di vita i quali, con comportamenti ed insegnamenti mirati, vi relazionate pazientemente con loro, alla luce dei valori perenni ed ideali umani e culturali che trasmettete loro con passione e con l’impegno deciso nell’iniziarli ed orientarli nell’affrontare la vita attiva con percorsi di speranza. Comprendono bene che mediante la vostra saggezza ed esperienza li aiutate a diventare con orgoglio sempre più uomini e donne con maggiore sicurezza esistenziale, talché riconoscono in voi il volano amico e sicuro di crescita umana, esperto nel superare le sfide del passato e del presente per trasferire loro la ricca eredità fatta di esperienze e saggezza ossia la vostra memoria storica vivente. Da essa i vostri nipoti da piccoli sentono e poi, man mano che crescono, avvertono e riflettono, che dal vostro insegnamento devono trarre il potenziale umano, culturale, morale e sociale che dovrà corroborare la loro identità nel relazionarsi con la realtà allorché non consentirà a voi di continuare a confrontare l’immatura esperienza giovanile con l’assistenza solidale al termine destinato della vostra età anagrafica, che ognuno augura a tutti che sia la più lontana possibile. Comunque, i nostri allievi vengono da noi istruiti alla certezza della continuità generazionale e comprendono così che, come scriveva Papa Giovanni Paolo II, col suo eccezionale buon senso illuminato, che “escludere gli anziani è come rifiutare il passato in cui affondiamo le radici del presente di una modernità senza memoria”.
Orbene, i nostri ragazzi nella qualità di studenti di un Istituto che si pregia di essere Membro della Rete Internazionale delle Scuole Associate all’UNESCO, leader anche dell’Educazione per tutti, in quanto nipoti, sul piano affettivo hanno una relazione speciale naturale per i loro nonni, e nei tempi presenti molti anche per i bisnonni; in quanto cittadini vengono anche educati senza differenza a diffondere col dialogo interculturale i valori e gli obiettivi dell’UNESCO, tra cui la conoscenza, la cultura ed il rispetto dei diritti della persona e delle libertà fondamentali, essenziali alla convivenza democratica, alla cooperazione ed alla solidarietà.
Ecco specificatamente per il presente argomento: “Sarà garantita a tutti l’educazione ai diritti umani con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come le donne, i bambini, anziani, i portatori di disabilità,…e coloro che vivono in condizione di estrema povertà”. A tal punto, è dovere di tutti riconoscere all’UNESCO il merito di aver rivalutato la dignità della senilità, già rispettata ed elogiata dagli antichi romani e sopravvalutata addirittura con la gerontocrazia, anche se a quel tempo non mancavano quelli che disprezzavano la vecchiaia a causa della debilitazione fisica. Tale convinzione dell’UNESCO è convalidata dall’ONU che sancisce che gli anziani ed i vecchi non sono ostacolo allo sviluppo. Pertanto, tutti gli Stati devono garantire ad ognuno la possibilità di invecchiare con sicurezza e dignità e che le persone anziane possono continuare attivamente a partecipare come cittadini nella società con pieni diritti e doveri. Di qui l’impegno dell’OMS nel concorrere a far realizzare l’allungamento della vita provvedendo sulle malattie, sul lavoro e sullo stile di vita. Rita Levi Montalcini, dalla sua suprema posizione scientifica, convalida solennemente le posizioni dell’ONU e dei due suoi enti specializzati quando afferma press’a poco (non ricordo le sue precise parole) che, pur nel decadimento fisico, il cervello dei vecchi è in piena attività da far pensare e ragionare fino alla fine della vita.
Ecco perché, per arricchire la presente festività, sulla scena compaiono come protagonisti i nipotini, la cui potenza emotiva, affettiva, dolce, affettuosa e gioiosa e tenera non può essere sostituita da nessun altro estraneo e familiare adulto dal trarre i nonni dalla malinconia, dal pessimismo e dall’uggiosità dell’invecchiamento e farli sentire sempre in gamba, assicurandoli che sono sempre attivi, svegli e veloci, ma anche pazienti ed attenti, soprattutto quando, fra l’altro, scattano e li difendono dai rimproveri e dai divieti di monellerie proibite dai genitori, quando li proteggono nell’accompagnarli a scuola, quando c’è bisogno di custodirli nell’assenza dei genitori e via discorrendo.
Ci sarebbe tanto e tanto altro da dire. Saranno loro a continuare il discorso durante la Festa, che sarà resa più dolce al cuore ed al palato dalle sorprese dolciarie dei nipoti più grandi che frequentano l’Alberghiero sempre pronti per rendere deliziosi gli eventi culturali.In cambio chiederanno ai nonni le più belle ricette culinarie della tradizione del nostro territorio.
Auguri di una vita sempre più lunga a tutti da parte di questa comunità educativa!
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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