La pratica delle attività motorie e dello sport come crescita culturale e come fonte di benessere psicofisico nel rinnovato Centro Sportivo Scolastico “M. Montessori” di Somma Vesuviana. Inizio attività Progetto “Al Centro…la scherma” riservato agli alunni dalle classi 3^, 4^ e 5^ della Scuola Primaria, lunedì 5 dicembre 2016. Iscrizioni entro il 03/12/2016.
28 Novembre, 2016 Archiviato in News
Quest’anno le attività motorie e atletiche del Centro Sportivo “M. Montessori”, organismo parallelo e interagente con l’Istituto omonimo, in quanto si caratterizza come soggetto interno che con esso coopera nell’arricchimento e supporto alla conoscenza ed alla pratica delle varie attività motorie e sportive curricolari, programmate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa delle singole scuole che gestisce, trovano terreno ancora più fertile rispetto a quello dell’anno scorso in quanto valore aggiunto al percorso didattico curricolare.
Il Consiglio di Gestione, alla luce delle proposte formulate dal MIUR col Progetto Nazionale “Sport di classe” per la scuola primaria, diffuso con la C.M. n.6911/2016, accogliendo le richieste di diversi genitori, ha deliberato il potenziamento del Centro elevando la qualità delle prestazioni mediante l’inserimento nel suo programma di altre discipline specifiche, tra cui la scherma, come attività didattiche integrative affidate a docenti e esperti professionisti altamente qualificati, fra cui il tutor istituzionale.
Specifico che il Centro è stato istituito per promuovere e diffondere la cultura dello sport incentivandone la pratica in orario extracurricolare per prevenire, fra l’altro, agevolmente il disagio giovanile, la dispersione scolastica e la devianza.
Opportunamente motivati dal valore dei lusinghieri risultati già realizzati, i tecnici istruttori rassicureranno i piccoli che il Centro si distingue dalla scuola ufficiale perché non li valuta sommativamente col voto come scolari, ma li incoraggia ad impegnarsi quali sportivi in erba, per valorizzare ludicamente attitudini e capacità di agire in autonomia, in orario extracurricolare, assumendo nel giuoco ruoli diversi, confrontandosi, misurandosi e commisurando, sempre nel rispetto delle regole.
Su questa linea, i piccoli capiranno che le attività motorie e sportive in cui verranno impegnati costituiscono i più piacevoli mezzi di sviluppo armonico e formativo ben strutturato della loro personalità.
Tali attività nel contempo contribuiscono validamente al consolidamento del benessere psicofisico, neuromotorio e relazionale ed alla creazione della coscienza della cultura alla responsabilizzazione ed alla padronanza di equilibri comportamentali ispirati ai valori educativi e sociali.
Sicché, i piccoli sportivi si renderanno conto che, diversamente dallo svolgimento dei curricoli in classe, che richiedono l’apertura apprenditiva ad un ventaglio disciplinare obbligatario, stabile e molto vario, nel Centro invece comprenderanno che cessano di essere trattati come alunni, perché si sentiranno di essere rispettati come liberi operatori di pratica sportiva che agevola lo sviluppo convinto e cosciente dell’autostima del proprio saper e del proprio saper fare.
Ebbene, se per caso non dobbiamo dubitare sull’attendibilità della teoria vichiana dei corsi e dei ricorsi storici, ci risulta che attualmente in Europa si sta verificando la riscoperta della pratica della cultura schermistica. Infatti, fiorente nel Rinascimento, per non dire già nei secoli antecedenti, allorché era considerata come specifica disciplina per far crescere in ottima forma soprattutto i giovani di famiglie abbienti e per l’utilizzo del fioretto, della sciabola e della spada come strumenti ritenuti regolativi di controversie, la scherma si è lentamente affievolita fino a qualche tempo fa a causa del cambiamento di mentalità e di invadenti pregiudizi e incidenti che hanno invalidato la sua potenzialità educativa ritenendo la sua pratica pericolosa e costosa.
L’evoluzione dei tempi contemporanei, con la nascita dei Comitati Olimpici Nazionali e Internazionali, delle Federazioni Sportive e Discipline Associate, Società schermistiche varie, ha corretto l’opinione pubblica ed il senso comune. Tant’è vero che la scherma rientra a pieno titolo attualmente nell’elenco delle discipline ammesse nei Giochi Sportivi Studenteschi delle Scuole del 1^ Ciclo e Secondarie di 2^ grado. Talché la scherma è ormai considerata uno sport completo con forte valenza educativa in quanto è regolata puntigliosamente da un codice comportamentale da osservare scrupolosamente dai due schermitori ossia da chi attacca e da chi si difende. I quali nella sua pratica ludico-sportiva consolidano la coscienza di sé e delle proprie potenzialità maturando nel contempo appropriate competenze di abilità motorie tramite l’esercizio dei relativi schemi e di quelli posturali, conseguendo l’opportuna padronanza nelle diverse gestualità tecniche, particolarmente sensibili al rispetto per sé e per l’avversario, controllando i limiti dell’emotività nello sperimentare l’ebrezza della vittoria e l’angoscia della sconfitta.
A mio avviso, per le numerose capacità e abilità fisiche, percettive, psichiche e cognitive che l’attività schermistica mobilita rispetto alle altre specialità, si offre come il più efficace rimedio preventivo e terapeutico per aiutare i soggetti affetti dalla sindrome da deficit attentivo, ossia da condotta e comportamento iperattivi, dovuti alla irregolare mescolanza fra gli aspetti cognitivi ed emozionali di un soggetto in preda a difficoltà di concentrazione che si abbandona a comportamenti impulsivi irragionevoli per inadeguata incapacità di autocontrollo e scarsa formazione della coscienza di sé.
Tutto sommato, sono anche persuaso che nessun’altra disciplina sportiva possa competere in materia educativa con la scherma per le sue valenze tecniche specifiche nell’agevolare l’apprendimento delle abilità di base, fra cui spicca quella della coordinazione oculo-motoria, ossia quella che consente di integrare movimento, mano, occhio e cervello, attivata dall’interazione equilibrata delle funzioni emotive, emozionali e cognitive dell’accrescimento fisico e nello sviluppo mentale, a cominciare dalle prime fasi dell’età evolutiva.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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