La trottola a Scuola. Uno spettacolo unico, sensazionale e travolgente per i bambini tra i sei e i quattordici anni .
19 Maggio, 2015 Archiviato in News
Giovedì 21 maggio, una giornata interamente straordinaria, sorprendente ed elettrizzante! La trottola, che noi napoletani chiamiamo strummolo, antico giocattolo artigianale, umile e semplice, fatto di materiale povero, la cui nascita si perde nella notte dei tempi, irromperà anche nella nostra Istituzione scolastica, (a funzionamento anche a regime semiconvittuale) per sensibilizzare i piccoli a non disperdere la propria identità facendosi intrappolare nella frenesia degli oggetti ludici, tecnologici e complicati della ricerca avanzata, ma a riscoprirla ed a riutilizzarla fra gli strumenti di apprendimento del passato ma non per questo non ancora validi e universali per restituire freschezza, vivacità e spontaneità alla creatività infantile. Dobbiamo riconoscere la realizzazione di questo sorprendente e stuporoso evento con gratitudine alla forte passione dell’associazione Culturale Spagnola, denominata Associacion, antequerana del Trompo, un Ente il quale si sta prodigando nella conquista dell’entusiastico apprezzamento da parte dei popoli europei nella sua missione di rivalutazione dei giochi e giocattoli antichi, una volta planetari e addirittura idolatrati da certi popoli. Ma stranamente oggi trascurati! Eppure, tuttora non perdono il loro potenziale educativo riconosciuto per oltre 6000 anni e la loro caratteristica di generatori di naturale rilassamento terapeutico contro lo stress e portatori di benessere a scuola, in famiglia e nel vicinato. Pertanto, giovedì prossimo, 21 maggio alle ore 10,00, nella nostra palestra all’aperto ci sorprenderà la bravura del suo “ambasciatore” Gerardo Montero Rivera.
Chi è questo fantastico e mitico personaggio? E’ il favoloso e portentoso artista messicano, campione mondiale della trottola acrobatica il quale, filantropicamente zelante, è impegnato con passione, cuore e mente a divulgare sul pianeta il suo prestigioso ed originale Progetto “I Giuochi tradizionali, uno spettacolo che unisce natura, arte e scienza”. Nel nostro Istituto ci farà sognare con i suoi virtuosismi con la trottola che farà addirittura roteare al massimo possibile sul suo corpo, senza farla perdere fulcro ed equilibrio.
Questa è un semplice giocattolo artigianale di legna col quale, anche chi scrive da piccolo si divertiva da solo o a gara con gli altri a far roteare tramite un filo di spago. Era preferita da tutti i ragazzi ed utilizzata per l’attrazione spontanea esercitata dalla sua stimolante potenzialità psicologica, motivazionale, capace di innescare una variata gamma di sensazioni piacevoli e di sentimenti divertenti di lunga durata. La trottola, quindi, si presentava come un oggetto quasi insignificante ma, messa in moto e in gioco, era da tutti i ragazzi preferita perché costituiva, nella sua essenza, a noi però ignota ma avvertita, quasi un microcosmo emotivo, una sorgente di praticità, di moto, di destrezza, di socialità e d’interazioni di gruppo. Aiutava a maturare abilità e processi di ponderazione e di riflessione. Dissolveva tensioni ed apprensioni, nonché ossessioni autosvalutatrici, mentre caricava l’autostima e regolava il comportamento competitivo, anche quando in qualche gara la tua amata trottola veniva spaccata dal tuo antagonista.
Tutto questo orizzonte storico il Nostro Campione, immagino vorrà richiamare alla memoria con lo sfoggio della sua inimitabile destrezza da “capogiro”, proprio per contrastare lo scenario disorientante della cultura della globalizzazione odierna che, con i sofisticati nuovi giochi elettronici, causa l’atrofia della freschezza della creatività, della fantasia e dell’immaginazione riproduttrice.
In ogni modo, Gerardo Montero Rivera, con i suoi audaci e sensazionali virtuosismi, con le sue emozionanti acrobazie, si esibirà in un portentoso e magico spettacolo, facendo roteare a lungo la trottola, senza farla cadere, sul proprio corpo che si muoverà.
Dal punto di vista scolastico dimostrerà che la trottola potrà essere considerata sia come oggetto ludico distensivo e ricreativo sia come strumento d’apprendimento per lo sviluppo dell’attività psicomotoria, per quello cognitivo e per agevolare la formazione del concetto di sé e degli altri.
In definitiva, ci convincerà che le finalità che col suo uso si possono realizzare dipendono dall’utilizzo saggio, sistematico e sensibile che l’insegnante ne saprà fare, in considerazione del fatto che la didattica, oltre ad essere un’arte, è soprattutto arte!
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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