LA ZUCCA PIU’ BELLA – 9^ Edizione – Concorso abbinato alla Festa di Halloween. Invito a visitare la Mostra delle zucche artistiche esposte nell’auditorio multimediale “Biagio Auricchio” ed assistere alla cerimonia di premiazione. Venerdì 31 ottobre 2014 – ore 10.00.
24 Ottobre, 2014 Archiviato in News
Già dall’inizio del mese gli allievi del 1^ ciclo di istruzione sono impegnati nel laboratorio informatico e nelle biblioteche di quest’Istituto alla ricerca oculata delle origini della festività di Halloween per attingerne informazioni corrette e puntuali, a partire dall’età preromana, scavando nella tradizione della cultura celtica e soprattutto nel versante delle religioni fabulatrici. Seguendo la sua evoluzione attraverso i secoli, annotano le caratteristiche pagane e mitologiche, cristiane e antropologiche per interpretarne i vari simbolismi che la caratterizzano nell’ottica specifica di ogni singolo Paese del Nord, degli Stati Uniti d’America e naturalmente delle varie località italiane dove la festività coincide prevalentemente col giorno della Commemorazione dei Defunti.
C’è subito da precisare che, a differenza dalla nostra tradizione cristiana che considera i defunti come santi morti, ossia venerati come buoni, virtuosi e rispettosi del prossimo, per i quali in quel giorno si recitano preghiere in loro suffragio e si chiede loro come ricompensa di intercedere per noi presso il Signore affinché non ci “induca in tentazione e ci liberi dal male”, le credenze dei popoli celti ritengono che, nel giorno della loro commemorazione, i defunti si alleano misteriosamente con gli spiriti satanici, seminando violenza, terrore, spavento, minacce, estorsioni e vendetta, come si rileva dalla famigerata domanda “dolcetto o scherzetto?”
E’ proprio nel senso del secondo termine di questa apparente ed innocua espressione che si nasconde l’ambiguità antipedagogica del messaggio vendicativo di avvertimento camuffato nell’indefinito diminutivo scherzetto.
Quindi, i bambini, travestiti (non da angioletti ma) da terrificanti fantasmi immaginari, orchi, diavoli, streghe, arpie, megere, vampiri, mostri orribili, ecc., nel chiedere il dolcetto, lo pretendono nella qualità del personaggio in cui si sono identificati col paludamento, minacciando di passare allo scherzetto che, in caso di diniego, assume, pertanto, il significato di maledizione vendicativa, che può tradursi anche in danno patrimoniale e fisico.
Nel nostro Istituto detestiamo scenari del genere perché i comportamenti inopportuni indotti dalle paure che irradiano si ripercuotono con influenza negativa ed angosciante sulla vita psichica e spirituale dei ragazzi. Pertanto, li consideriamo incompatibili con l’azione educativa in quanto ogni soggetto umano è un’anima da sviluppare e non da inviluppare nelle reti di satanici fantasmi immaginari.
Sfatiamo i miti terrorizzanti e tragici perché siamo convinti che la nostra missione di educatori montessoriani consiste, fra l’altro, nel convincere tutti che l’essere umano non è cattivo per natura perché reca con sé la congenita tendenza ad aiutare gli altri e a cercare il vero ed amare il bene per sé e per gli altri. Su questa linea cerchiamo di dialogare con i nostri alunni invitandoli a riflettere che è contro natura convivere con il male, sotto qualunque forma si presenti. Sradichiamo allora la festività di Halloween dalle tenebre infernali e la portiamo alla luce della vita, della gioia e della competizione creativa e divertente che carica di entusiasmo ed ottimismo lo spirito dei ragazzi.
Bando, quindi, ai travestimenti del mistero terrificante e della spaventevole mostruosità. Via libera, al contrario, all’impegno garrulo nel trasformare le funeree zucche, rappresentanti teschi tenebrosi e raccapriccianti che raffigurano il diabolico terrore della tradizione celtica, in meravigliose e solari teste verosimili di volti e sembianze umane e capaci di suscitare ilarità, ironia, sarcasmo, emozioni e sentimenti euforici.
Sono tutti, questi stati d’animo, frutto dell’invenzione e della creatività brillante che arricchiscono e nutrono di ottimismo lo spirito delle avventure emozionanti che si vivono nel nostro laboratorio delle attività artistiche, là dove i ragazzi sono intenti a modellare le zucche, stimolati dall’estro estetico e animati dalla gioia di vivere la giovinezza nell’ambito delle esercitazioni alla creatività, rapportata ai legami fra il linguaggio figurato e plastico (metafora, similitudine, sineddoche, ecc.) con lo sviluppo cognitivo, alla luce della psicolinguistica.
Quindi, i piccoli ricercatori, dopo le informazioni rilevate nel laboratorio informatico e nelle biblioteche, passano ad attivare le naturali potenzialità e attitudini creative e la sensibilità espressiva ed estetica nel laboratorio artistico e delle attività pratiche e manipolative dove si concentrano nell’intaglio e nel decoro delle zucche con l’obiettivo di conquistare l’ammirazione del visitatore ed ottenere il premio della giuria, costituita da tutti gli allievi presenti nell’auditorio “Biagio Auricchio”.
Pertanto, ogni artista in erba concorrente, in forza dei presunti stupefacenti tratti espressivi del proprio capolavoro, sta impegnando il suo entusiasmo nel trasmettere, mediante il linguaggio delle immagini, i personali messaggi allegorici di natura didascalica sui modi di vivere serenamente e di pensare criticamente l’attualità della tradizione.
Considerato poi che per noi, come osserva Curt Sachs, la danza è la madre dell’arte, alcuni alunni della scuola primaria tradurranno tali sentimenti, ossia il loro messaggio artistico anche nel movimento espressivo e educativo del corpo, in sintonia con lo spirito e con la mente per esorcizzare la danza macabra di Halloween.
In questa fase della manifestazione avremo poi l’eccezionale intervento anche degli allievi dell’Accademia Professionale di Danza VALGUS DANCE di Marigliano, i quali si esibiranno in un saggio allegorico che farà rivivere con grazia e leggiadria i sentimenti più autentici della finezza ed eleganza della creatività umana, in netto contrasto con la brutalità prepotente e grottesca dei fautori del più perverso stile che caratterizza negativamente Halloween.
I destinatari della presente comunicazione sono tutti invitati a convenire nel sopraindicato auditorio per ammirare la rassegna delle zucche, assistere alla gara e alla cerimonia di premiazione degli autori delle zucche più buffe per le sembianze che suscitano risate a crepapelle. Il premio consiste nella consegna di un Talismano contro le insipienze, che è un portafortuna beneaugurante per le teste ben fatte ma non per le teste ben piene!
Durante la manifestazione gli allievi dell’Istituto alberghiero offriranno spontaneamente il dolcetto (esorcizzando così la vendicativa minaccia antieducativa occultata nello scherzetto, facendolo diventare tale nella sua appropriata semantica e semiotica addolcendolo con la fenomenologia della grazia e con la gustosità della dolcezza).
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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