Escursione didattica nella campagna sommese alla ricerca delle sue bellezze naturali e delle sue risorse vegetali e faunistiche che si sono salvate perché provvidenzialmente fuori dal triangolo della morte. Giovedì 17 ottobre 2013, ore 10,30.
14 Ottobre, 2013 Archiviato in News
Anche quest’anno, nell’approssimarsi del riposo del mondo vegetale, i docenti della scuola primaria e quelli dell’infanzia, nell’ambito del Programma “Salviamo la natura”, hanno programmato un’escursione esplorativa nel meraviglioso scenario della campagna vesuviana ad integrazione di un percorso di ricerche ecologiche sull’ecosistema vulcanico che effettuano in aula, negli appositi laboratori tecnologici e nella meravigliosa serra biologica dove fanno i loro esperimenti di semina, trapianti, innesti e coltivazione di piantine ornamentali.
In particolare, in relazione alle potenzialità e modalità del tipo di rappresentazione mentale, studiano i componenti essenziali ossia gli organismi viventi, il suolo ed il clima determinato dai fattori atmosferici o meteorologici caratteristici, soffermandosi particolarmente sul livello termico ambientale, abbastanza equilibrato, che favorisce positivamente lo sviluppo delle piante dalla germinazione alla maturazione dei frutti. Clima temperato, dunque, con estati calde ed inverni miti, anche se quest’anno il caldo è stato ed è ancora insopportabile. Tanto è che molte colture sono state danneggiate o distrutte dall’eccessiva calura e dagli attacchi parassitari, resistenti ai fitofarmaci.
Per quanto riguarda il suolo o meglio terreno agricolo, gli alunni si stanno ancora informando sulla sua alta fertilità favorita, peraltro, da una saggia laboriosa coltivazione dei contadini che non hanno bisogno di ricorrere a tecniche e mezzi di forzatura sofisticati delle colture, ad eccezione di qualche rudimentale serra, per la dolcezza del clima che scongiura le avversità ambientali come gelate, eccessi di calore, grandine, tempeste e venti.
Il programma fa parte del Progetto generale di educazione ecologica e nasce dalla considerazione che il problema dell’educazione ambientale, connesso a quello della salute, costituisce per la nostra Istituzione un tema di crescente attualità. E’ sempre esistito, ma oggi è diventato una delle tematiche più rilevanti, allarmanti e preoccupanti nelle attività di apprendimento scolastico in quanto siamo ai confini di un territorio vastissimo, che va dalla terra dei fuochi a diversi comuni della plaga nolana, il cui sottosuolo è stato lo sversatoio illegale di tonnellate di sostanze, rifiuti tossici e scorie velenose che per essere bonificato richiede ottanta anni di lavoro!
Si tratta di materiale che ha compromesso la falda acquifera, ha contaminato il terreno agrario in quanto le sostanze tossiche sono penetrate nel ciclo biologico provocando l’agonia, la distruzione degli elementi nutritivi e la morte della natura, nonché la propagazione di sostanze cancerogene che mietono quotidianamente numerose vittime umane.
Intanto, mentre a Caivano e nei paesi a nord di Napoli qualche giorno fa si è svolta la marcia per la vita, si intensifica man mano la gara di solidarietà fra i vip dello spettacolo, della comunicazione, dello sport, ecc. i quali fanno a gara per adottare un pezzo di territorio da bonificare.
A sua volta, Papa Francesco ci ammonisce: “Rispettiamo la natura e non siamo strumenti di distruzione!” Dal canto nostro, siamo mobilitati in una campagna di prevenzione che si snoda diffusamente in quanto varca, peraltro, anche i limiti del recinto scolastico mediante un processo di alfabetizzazione emotiva, che coinvolge anche le famiglie. Infatti, siamo convinti che questa modalità ha l’efficacia di fissare indelebilmente un’impronta profonda sulle abilità cognitive di base e sulla capacità di concettualizzazione che motivano e dirigono la volontà degli alunni al rispetto ecologico, autostimandosi come soggetti della natura alla pari di tutti gli altri esseri, e non già come dominatori della stessa.
Ecco perché noi montessoriani, nella nostra attività professionale, evitando ogni esposizione astratta ed acritica della tradizionale lezione cattedratica, adottiamo la ricerca-azione in situazioni concrete e reali, che facciamo effettuare dagli alunni di solito sul territorio in determinati ambienti di apprendimento capaci di stimolare meraviglia, stupore, curiosità ed interesse, mobilitando i meccanismi mentali e, quindi, i personali stili cognitivi e di pensiero per aggredire i problemi e risolverli.
Del resto la Montessori ci pone questa domanda: “A che cosa servirebbe oggi la cultura se non aiutasse gli uomini a conoscere l’ambiente a cui devono adattarsi?” Ed ecco che noi, suoi seguaci, aiutiamo i ragazzi a maturare la capacità di capire le condizioni dell’uomo nel suo ambiente, che nel nostro territorio agrario, proprio per colpa di diabolici essere umani, si trasforma paradossalmente nel mostro che lo stritola e lo inghiottisce perché non tollera di essere martoriato.
Ma in che modo allora difendersi? E’ la stessa Montessori che ci rivela il rimedio quando in tempi non sospetti ci suggerisce che l’uomo deve essere il riparatore, il moderatore e non lo sconvolgitore e sabotatore, altrimenti si rende vittima dell’ambiente che egli stesso ha creato. Ma in che maniera? Rispettando i valori ed aiutando la vita della natura ingiustamente contaminata dal suo egoismo.
Quindi la visita guidata avrà per meta l’azienda agricola LA GRANDE MELA di Francesco Maione non molto distante da quest’Istituto, immersa in uno scenario dove i ragazzi vivranno un’atmosfera magica e pittoresca al centro di una campagna festosa e felice, rallegrata dai colori, sapori e profumi dei frutti autunnali, soprattutto dalle mele annurche, tutte esposte al sole per essere colorite del rosso intenso che ne caratterizzerà la specifica qualità.
Ammireranno i grappoli dorati dell’uva che attende di essere vendemmiata ed i kaki gialli che pendono fra le fronde variopinte dai diversi colori intensi e sfumati. Saranno attratti dal terreno sottostante dove spicca il verde degli ortaggi e ondeggiano al vento i pascoli ubertosi, brucati da capre sparse che, soddisfatte dal gusto, si rincorrono felici del loro pasto sano e sicuramente nutritivo ed energetico per loro. Durante la visita saranno edotti sulle tecniche della conservazione oculata e scientifica della frutta fresca e secca, nonché degli ortaggi, a salvaguardia delle proprietà organolettiche e benefiche e sugli accorgimenti per valutarne la freschezza. Assisteranno a diverse operazioni fra cui la scelta e la confezione per la tutela igienica e, dopo una gustosa prova delle varietà presenti in azienda, faranno ritorno a scuola.
Fisicamente corroborati e spiritualmente soddisfatti dall’immersione in tale atmosfera sana, ossigenata e profumata dalla flagranza e freschezza della natura vulcanica incontaminata del nostro territorio agricolo, strenuamente difeso dal presidio lavorativo dei nostri contadini, che preservano così dalla contaminazione il nostro angolo della Campania felix, gli alunni ritorneranno a scuola in possesso di elementi certi per operare un calcolato confronto fra la nostra salutare campagna con quella martoriata, resa brulla e desolata, ridotta a trappola della morte da parte di essere umani senza scrupolo, di cui siamo informati quotidianamente dalla televisione, quotidiani ed altri mezzi di comunicazione.
Discuteranno e faranno riflessioni, approfondimenti e proponimenti sul rispetto della natura, vantando orgogliosamente che nel nostro Istituto non smettiamo di intervenire sulla salute dell’ambiente fin dal 2008 allorchè gli alunni che li precedettero composero le illustrazioni che abbelliscono l’opuscolo pubblicato, fuori commercio, dalla Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia dal titolo IL SEGRETO DI OGNI GIORNO, distribuito gratuitamente ai cittadini di Napoli nella campagna di sensibilizzazione, lanciata dal Comune, alla pratica della cultura della raccolta differenziata. Mentre collegheranno le tematiche alle attività del riutilizzo degli oggetti che annualmente offrono al pubblico con i mercatini dell’usato, il cui ricavo viene donato in beneficenza.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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