Visita agli scavi di Pompei, quarta ed ultima tappa dell’itinerario di ricerca etno – storica, denominato “Sulle orme degli antichi avi alla ricerca delle nostre radici culturali”. Giovedì 31 maggio 2007 – Dalle ore 9:30 alle ore 15:00.
31 Maggio, 2007 Archiviato in News
La prima delle quattro tappe del percorso di cui all’oggetto ha avuto luogo il 15 maggio 2007, e si è realizzata nell’escursione culturale nel territorio flegreo, con punti di riferimento a Cuma, la cui fondazione risale al 1049 a.C. che la qualifica perciò la primogenita delle città italiane, a Baia, Miseno, Averno, Lucrino e Pozzuoli. La visita ha avuto per finalità la ricerca di riscontri archeologici della civiltà flegrea, custoditi in un territorio ubertoso, meraviglioso, magico ed affascinante, favorito, peraltro, in maniera eccezionale dalla natura, per l’amenità del clima, per l’incantevole paesaggio e per le ricche e varie risorse delle acque termominerali.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
Queste prestigiose condizioni alimentavano miti e leggende riscontrati nei poemi omerici, nell’Eneide, nelle Bucoliche e nelle Georgiche virgiliane, nonché nei riferimenti storici di Tito Livio, Strabone, Erodoto, Plinio, Cicerone, Seneca, Tacito, Orazio, Svetonio e tanti altri che si studiano al liceo.
La seconda tappa del percorso si è svolta nei siti archeologici di S. Maria Capua Vetere il 28 aprile 2007, con traguardo nell’anfiteatro romano, il secondo per grandezza dopo il Colosseo, col supporto scientifico, tecnico ed artistico di esperti ed attori del teatro le Nuvole di Edenlandia, i quali hanno presentato uno spettacolo in cui si sono esibiti sotto le spoglie di redivivi gladiatori che si affrontavano in combattimenti letali da far acquisire ai Romani la cattiva ed ambigua abitudine di un popolo che si faceva contaminare da gusti barbari nelle attività sportive di tempo libero.
Comunque, con la rappresentazione nell’Arena, si è attivata e concentrata la riflessione sul popolo dei gladiatori, sulle condizioni dei popoli vinti e ridotti in schiavitù dai Romani e sui tentativi di liberazione, domati nel sangue durante la Guerra Servile, con particolare puntualizzazione sulla ribellione degli schiavi capeggiati da Spartaco contro Roma negli anni 73-71, sbaragliati dalle forze di Crasso e di Pompeo, proprio qui alle falde del Vesuvio, nel territorio compreso fra Ottaviano, Somma Vesuviana e Marigliano.
La terza tappa, denominata “spedizione esplorativa”, ha avuto come centro d’interesse e d’argomento l’Etruria, con particolare sosta a Tarquinia. Le ricerche si sono polarizzate sui rapporti fra i nostri avi Osci, aborigeni della Campania insieme agli Aurunci ed Ausoni, e gli Etruschi che penetrarono già prima del 500 a.C. nei nostri territori, fondendosi nelle città dell’entroterra campano, in maniera così stretta da confederarsi in dodecapoli.
Si sono rilevate affinità e differenze fra i due popoli che furono insieme fino al 474 a.C., ossia fino a quando gli Etruschi furono sconfitti dal Tiranno Gerone di Siracusa, accorso in aiuto di Cuma con la sua potentissima flotta, in cambio della fraudolenta e pericolosa donazione dell’isola di Ischia.
Sono state esplorate le necropoli, rilevando utili informazioni, con l’aiuto di esperte guide della sovrintendenza locale, sulla politica, sull’edilizia domestica ed urbana, sull’arte, sugli usi e costumi, nonché sull’”Industria” estrattiva del tempo e sui commerci, al fine di selezionare le radici comuni tra i due popoli.
La quarta tappa, si effettuerà il 31 maggio 2007 a Pompei ed avrà il suo traguardo finale negli scavi archeologici dove è stata portata alla luce parte cospicua di ciò che rimane dell’antica città, sepolta sotto uno spessore di cenere e lapilli di 7 metri, dall’eruzione del Vesuvio del 79 a.C., durante la quale, come descritto dal nipote Plinio il Giovane, morì Plinio il Vecchio il quale, oltre ad essere il comandante della flotta romana ancorata a Miseno, era noto, stimato e celebrato naturalista che, proprio per studiare l’eruzione, ne divenne vittima, perché investito da cenere, lapilli e macigni infuocati.
I nostri studenti visiteranno il museo, ciò che rimane della villa suburbana di Porta Marina, il Tempio di Apollo, di Venere, di Iside e quello di Giove, la Basilica, il Foro, il Macellum, le varie tabernae, le terme del Foro col tepidarium ed il calidarium, la casa di Glauco, la casa del Fauno e quella degli Amorini, la lussuosa villa dei Vetti, il Pistrinum (panificio), la Villa dei Misteri dionisiaci con le pregiate decorazioni e gli artistici dipinti, gli affreschi e le sculture ed i quattro stili di pittura dell’epoca.
Osserveranno le murazioni, le otto porte e le munificazioni. Rileveranno le tecniche edilizie domestiche e urbane, i sistemi di raccolta e di trasporto dell’acqua. In particolare rileveranno e studieranno sul posto la pianta schematica della casa (vestibolo, ingresso, celle, cubicoli, atrio, dispensa, triclinio, peristilio, esedra, ecc.).
In Pompei rileveranno, dunque, tutto ciò che compendia la convivenza tra Osci, Etruschi e Greci; in effetti, il nucleo essenziale delle tre ramificazioni delle radici del nostro ceppo atavico in cui si fonda e si compendia l’origine della nostra civiltà campana.
versione stampabile