“Il grande falò che incendia le cattive abitudini ed accende i buoni sentimenti.” Invito alla manifestazione culturale e ludica organizzata dai bambini, scolari e studenti. Giovedì 17 gennaio 2008 – ore 11.00
17 Gennaio, 2008 Archiviato in News
Vittorino da Feltre, uno dei massimi esponenti della pedagogia ed il più geniale tra i primi umanisti che diedero concretezza nel secolo XIV agli ideali culturali ed educativi del Rinascimento, viene da noi ritenuto giustamente il primo maestro moderno perché da lui abbiamo appreso ad organizzare le varie attività scolastiche, finalizzate a formare equilibrati cittadini, in maniera tale da sviluppare in loro realisticamente la coscienza degli obblighi sociali.
Il punto di forza della sua didattica a cui ci ispiriamo consiste nel rigoroso rispetto della personalità dei piccoli, ai quali riconosciamo di svolgere liberamente le tendenze individuali, in un clima operativo e relazionale che consente ad ognuno di svilupparsi e formarsi in espansione gioiosa e di reciproca stima e fiducia.
Dunque, come nella “Casa Giocosa” di Vittorino, così aveva chiamato la sua scuola, anche nella nostra noi adottiamo i principi del metodo da lui seguiti, consistenti nell’ alternare flessibilmente occupazioni di studio con attività ricreative che consentono ai piccoli di impegnarsi da protagonisti, con spirito aperto, buon senso, equilibrio, ottimismo ed armonia, nel processo di formazione del loro carattere e personalità, mediante l’ esercizio delle attività fisiche e psichiche e la cultura dello spirito e dei valori.
In questo quadro, maturazione ed apprendimento vengono da noi promossi nel più rigoroso rispetto dello sviluppo delle fasi dell’ età evolutiva.
Nell’ infanzia e nella fanciullezza soprattutto promuoviamo questi due processi attivi mediante l’ applicazione delle Indicazioni Nazionali.
A sostegno, riscontriamo cariche di determinante potenziale propulsivo le attività ludiche e quelle ludiformi, come nel caso della manifestazione alla quale vi invitiamo, tra cui i giochi di immaginazione, che danno libero sfogo alla vita dell’ inconscio, alle frustrazioni ed ai desideri ed opportune sollecitazioni alla capacità inventiva, nonché quelli a carattere magico – animistico, che consentono ai piccoli di trasformare la realtà a modo loro, secondo i propri bisogni.
Né trascuriamo, infine, quelli di costruzione ed altri tipi, a seconda degli obbiettivi cui tendono le nostre attività didattiche.
Considerato, in ultima analisi, che il gioco non può essere escluso dalla vita dell’ infanzia perché rappresenta, a nostro avviso, l’ alimento ed il propellente naturale che sostiene lo sviluppo fisico, psichico, intellettuale, sociale e morale del bambino, ne deduciamo che non è un passatempo, ma un mezzo di sviluppo, di affermazione e di comunicazione insostituibile.
Orbene, con la drammatizzazione alla quale vi invitano i bambini, tramite il simbolismo magico del gioco, sollecitati e suggestionati dallo scenario del grande falò da loro stessi allestito , bruceranno terapeuticamente in un’atmosfera fiabesca le cattive abitudini affidate a bigliettini, ed accenderanno con gioia i sentimenti buoni di contrasto, con altrettanti bigliettini.
Si tratta di una strategia pedagogica e di una tattica didattica che consentono ai piccoli di conquistare, senza precetti, ma autonomamente e con piacevole e viva emozione dell’ animo, in misura ottimale, dominio di sé e della realtà.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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