Trasmissione Regolamento per l’istituzione di borse di studio “Mimmo Beneventano”- IV Edizione. Concorso per l’aggiudicazione.
10 Marzo, 2016 Archiviato in News
Diramo, con la presente, copia del Regolamento indicato in oggetto, pervenuto dalla Fondazione “Mimmo Beneventano” con sede in Ottaviano, Via Palazzo del Principe n.16. Col documento in parola il filantropico sodalizio ha individuato gli allievi delle classi quarte superiori di questa Istituzione, insieme con quelli di altri cinque Istituti di secondo grado di Ottaviano, Somma e San Giuseppe Vesuviano, quali graditi concorrenti per l’aggiudicazione di borse di studio distinte, a lavori individuali (euro trecento) ed a lavori di gruppo (euro cinquecento in buoni-libro), riservate agli elaborati giudicati migliori da parte di una Commissione composta da personalità del mondo della cultura e della scuola.
Tematica del lavoro da svolgere in questa edizione è: Solidarietà e immigrazione.
Saranno presi in considerazione i seguenti tipi di lavori, creati da meritevoli autori consistenti in: brevi filmati, presentazioni, lavori audio-video, realizzazione di blog o di app , inediti ed in italiano.
Ogni lavoro multimediale dovrà essere riprodotto in 5 (cinque) CD-ROM e riportare: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e/o indirizzo email dell’autore, classe, nonché nome e recapito telefonico dell’insegnante referente e l’indicazione di questo nostro Istituto.
Gli elaborati dovranno essere presentati tempestivamente presso la nostra Segreteria in tempo utile affinché possano essere consegnati tutti insieme alla Fondazione entro il termine perentorio del 30 maggio 2016.
Perché questa meravigliosa e nobile iniziativa? Riporto la testuale risposta enucleata dal Regolamento: “La Fondazione, (l’ha istituzionalizzata) nell’ambito delle proprie attribuzioni, al fine di contribuire all’arricchimento culturale e alla crescita di scolari e studenti e nel contempo tener vivi gli ideali e valori che caratterizzarono la vita di Mimmo Beneventano”.
Ma chi era Mimmo Beneventano? Era un giovane valente medico giornalista, specializzato in chirurgia, amante della musica e della poesia, che lavorava presso l’Ospedale San Gennaro di Napoli, ma era sempre disponibile in Ottaviano, (città in cui si era trasferito nel 1964 da piccolo dalla Lucania, in quanto il padre, sottufficiale della Guardia Forestale, alloggiava nella locale caserma con la famiglia) a prestare la sua immediata e caritatevole disponibilità ai malati indigenti, senza mai chiedere l’onorario. Quindi, era considerato da tutti il giovane chirurgo benefattore dell’umanità che soffre e del popolo indigente, trascurato dalle istituzioni, ma che aveva diritto ad essere sollevato dai bisogni più assillanti. Era sempre disponibile nel correre a tutte le ore al capezzale dei sofferenti e dei poveri pazienti più abbandonati alla loro sorte. Per la sua tenace fede agli ideali filantropici e di generoso altruismo era impegnato nelle file del PCI, mescolando il meglio del marxismo con la fede del convinto credente cattolico, tanto da esser eletto per ben due volte consecutive, con strepitose preferenze, consigliere comunale, mentre era già impegnato nelle estenuanti battaglie ambientaliste di Legambiente. Per la sua qualità di amministratore politico intransigente, che denunciava e contrastava energicamente con coraggio e fermezza le infiltrazioni camorristiche e la corruzione negli affari comunali, si attirò l’odio di chi non sopportava la sua opposizione, tanto che la mattina del 7 novembre 1980 venne freddato sotto casa in un agguato camorristico di ignoti Killer, sotto lo sguardo della madre premurosa che ogni mattina lo salutava mentre alla solita ora partiva con la sua SIMCA per recarsi all’ospedale. Finiva così, all’età di 32 anni, il medico dei poveri, eroe della legalità! Ma come scrissi al Ministro della P.I. Prof. Luigi Berlinguer nell’invito ad intervenire alla cerimonia di intitolazione della Direzione Didattica del 1^ Circolo di Ottaviano, fissata per il 29 maggio 1999,”Mimmo deve continuare a vivere nella mente e nel cuore dei giovani come fulgido modello assetato di giustizia sociale, tutto dedito al servizio degli altri e soprattutto dei sofferenti e delle vittime della violenza, immolatosi per difendere i valori della legalità e della solidarietà nella più decisa opposizione ad ogni forma di degenerazione della società e delle istituzione.”
A questo punto chiarisco che sono dell’avviso che il racconto degli eventi che seguono possa essere utile per gli allievi che vogliono approfondire i fatti nella compilazione dell’elaborato.
Quando Mimmo fu barbaramente assassinato ero già da anni Direttore del 1^ Circolo didattico di Ottaviano. Un giorno venne da me la sorella Rosalba chiedendomi di adoperarmi per impostare la pratica e seguirla nel suo itinerario per ottenere l’autorizzazione ad intitolare la scuola al fratello. Consultai il Presidente del Consiglio di Circolo che fu sollecitamente convocato approvando la delibera n.78 del 5/3/1998 all’unanimità. Intanto, avevo già convocato i Collegi dei docenti della Primaria e della Scuola dell’Infanzia che espressero parere favorevole. Indi andai avanti con la pratica seguendo le modalità e procedure indicate nel quadro normativo vigente. Chiesi la valutazione ed il parere della Prefettura, della Deputazione di Storia Patria e della Commissione Prefettizia al Comune di Ottaviano, essendo stato sciolta la Giunta per infiltrazione. Tutte le Istituzioni competenti fornirono il loro assenso, mentre la pratica al Comune si era arenata, ma non ne sapevo il motivo. Allora gli amici del caro Mimmo si rivolsero al deputato on. Massimo Scalia che, nella seduta della Camera del 13 novembre 1998, presentò interrogazione scritta al Ministro degli Interni “per sapere perché la commissione prefettizia ha ritardato ingiustificatamente l’espressione del parere di competenza necessario per il compimento definitivo dell’iter burocratico”. Quindi arrivò il parere dopo di questo lungo e non sempre agevole percorso ed il Provveditore agli Studi di Napoli, in data 10 dicembre 1998, con prot. n. 38393/3 emetteva il Decreto “Con effetto immediato la Direzione didattica del 1^ Circolo di Ottaviano, sita in via Trappitella, è intitolata al nome di MIMMO BENEVENTANO”. Il provvedimento mi riempì di gioia in quanto, come avevo espressamente richiesto nell’istanza, il nome fu attribuito a scanso di equivoci, alla Direzione e non all’edificio. La solenne cerimonia dello scoprimento della targa, effettuato dalla senatrice Graziella Pagano, con gli onori di un drappello della Guardia Forestale e della Polizia Municipale col Gonfalone di Città, alla quale parteciparono numerose autorità e grande affluenza di popolo, si svolse il 29 maggio 1999.
Allegato: Regolamento concorso.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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