INVITO a partecipare alla celebrazione della Festa degli Alberi che quest’anno si svolgerà all’insegna dello slogan “Coltiviamo un alberello in ogni famiglia”. La manifestazione avrà luogo nel giardino dell’Istituto il giorno 20 novembre 2015, alle ore 10.00.
17 Novembre, 2015 Archiviato in News
Dall’inizio dell’anno scolastico gli alunni del nostro Istituto, soprattutto i più piccoli della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, alternando, secondo strategie di apprendimento personalizzato, attività e ricerche nelle aule e nei laboratori informatici con i lavori di riordino del giardino e della serra biologica, gareggiano nella ripresa del Progetto Silvano, prodigandosi in attività ed iniziative numerose ed articolate per conoscere, al massimo delle personali possibilità, il loro ruolo e la loro funzione anche mediante sperimentazioni ” sul campo”.
La novità di quest’anno consiste nel coinvolgere le famiglie ed i cittadini nella condivisione degli ideali e modi di vivere che ci ha proposto l’UNESCO nel decennio 2005-2014 con la Settimana DESS sullo sviluppo sostenibile, terminato lo scorso anno ma che noi, come scuola associata alla Sua Rete, continuiamo a praticare e promuovere con la cultura bucolica e scientifica, esaltando il compito generale e specifico che svolge l’albero per nutrirci, curare e per garantire la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema, sensibilizzando l’uomo a preoccuparsi di tutelarlo nello specifico personale interesse, come ci propone l’illustre etologo austriaco Konrad Lorenz nella sua meravigliosa opera A scuola degli alberi.
Le ondate insopportabili di eccezionali temperature, le rapide e frequenti variazioni degli elementi meteorologici, i catastrofici cataclismi e i dissesti idrogeologici, che da qualche anno stanno sconvolgendo le quattro stagioni nelle regioni del Mediterraneo, fenomeni dovuti soprattutto al riscaldamento globale, al buco di ozono e concentrazione di sostanze inquinanti di origine antropogenetiche, aggravati dagli incendi forestali, stanno mettendo a dura prova l’equilibrio degli ecosistemi naturali. E, giorno dopo giorno, anziché arginare i rischi, con la nostra indifferenza mettiamo a dura prova la vulnerabilità della vegetazione. Trascuriamo egoisticamente autolesionandoci la rigenerazione degli ecosistemi e la tutela del patrimonio paesaggistico abbattendo dissennatamente milioni di alberi e trascurando di curare la prosperità del patrimonio vitale silvano.
E’ di qualche giorno fa l’articolo di Stefano Di Bitonte, apparso su Cronache di Napoli, col quale informa che sono stati operati tre arresti dai solerti carabinieri per “distruzione e deturpamento di bellezze naturali protette” all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, patrimonio dell’UNESCO (aggiungiamo noi).
Ebbene, a questo punto per contraltare e risollevarci dalla sconcertante e deprimente notizia ci facciamo confortare dall’esaltante lettura di incoraggiamento del meraviglioso volume di Tiziano Fratus dal salutare titolo “Ogni albero è un poeta”. Già nell’eloquente titolo rileviamo lo sciagurato comportamento di chi dissennatamente distrugge la natura per egoismo autodistruttivo, mentre esaltiamo l’uomo radice (Fratus) che al contrario nutre ed arricchisce la propria identità, dignità ed autostima morale e civile nella relazione straordinariamente sublimante che intesse con i grandi alberi con i quali va a dialogare nei boschi, per trarre dal colloquio onesto e leale benessere, serenità, vigore e senso della vita, distendendosi in profonde meditazioni sulla provvidenziale bontà della madre natura, che chiede in cambio all’uomo di essere protetta e tutelata per continuare ad essere da lei nutrito e difeso dalle bizzarrie climatiche. Del resto, già da un rapido sguardo a caso alla letteratura, ci imbattiamo in un Voltaire il quale, pur essendo illuminista, scettico e razionalistico, si lascia tentare da una romantica ed inevitabile provvidenziale scivolata quando nel romanzo Candido afferma che nel fallimento di una concezione egoistica l’unica salvezza è nel coltivare il giardino. Il lavoro soprattutto quello del giardino ci tiene lontani da tre grandi mali: l’inquietudine, il vizio e la miseria.
Che dire poi del Parini che ne La salubrità dell’aria esalta lo spettacolo della bellezza della campagna e la vitalità di chi ci vive e la coltiva. Maledice chi per avidità e per lucro inquina e altera il paesaggio rurale per urbanizzarlo. Rende mancante quel pezzo di terreno che all’origine, col profumo della menta selvatica, del croco e del timo che produceva, deliziava le “nari” e soddisfaceva il petto avido di assaporare aria pura. Belli questi tre Uomini d’ingegno dei tempi passati che parlavano come se fossero presenti ancora oggi! Non avevano già una formazione attuale di una salda coscienza ecologica?
Ad ogni buon fine, il giorno 20 novembre, alle ore 10,00, nel giardino dell’Istituto dove, prima della cerimonia della messa a dimora delle piantine e della visita guidata nella serra biologica, nella quale i piccoli praticanti agricoltori coltivano fiori per ornare le cattedre delle aule e producono gli ortaggi che gustano a mensa, vi attendono alcuni stuporosi e pittoreschi “alberelli docenti”, già pronti in cattedra, per la loro lezione magistrale sul Protagonismo degli alberi dedotta dalla recente CARTA di MILANO, documento di impegno collettivo elaborato in occasione di Expo Milano 2015 sul diritto al cibo e sullo sviluppo sostenibile, in coerenza con gli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite ed in prosecuzione delle attività che stiamo realizzando con un nostro variegato riconosciuto Progetto multidisciplinare, sotto l’egida dell’UNESCO.
Certamente, tratteranno alcune delle numerose tematiche che riguardano il lavoro che compiono gli alberi per ridurre l’emissione del gas serra, per produrre ossigeno mediante la fotosintesi che fra l’altro è indispensabile per ridurre l’inquinamento atmosferico, per alimentare la biodiversità ed evitare la deforestazione. Raccomanderanno di rispettarli ed amarli, aiutandoli nella loro salvaguardia come da impegno di quest’Istituto che, fin dall’infanzia insegna a implementare la coscienza ad una corretta educazione ecologica ed alimentare. Chiederanno, pertanto, agli ospiti di aiutarli nella missione di diffondere e coltivare un albero che interagisce per il bene dell’uomo, dell’animale e dell’equilibrio dei fenomeni naturali.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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