Natale 2014. Invito al musical augurale di buone Feste “Natale speranza e sorgente dei valori”. Natale, con la rinascita dei valori, è speranza di salvezza dell’umanità e di salvataggio del pianeta per il futuro sicuro delle giovani generazioni. Auditorio multimediale “Biagio Auricchio” – Sabato 20 dicembre 2014 – ore 16,30.
9 Dicembre, 2014 Archiviato in News
Carissimi genitori, destinatari della presente cordiale comunicazione, la Festa più attesa dell’anno da credenti e non credenti e tanto amata dai bambini è ormai giunta.
Lo dimostra già il caratteristico clima distensivo di felicità e gioia che si espande tramite le sue usanze tradizionali che riempiono i cuori di entusiasmo e di speranza. Esso sta trasformando il grigiore della monotonia alienante dell’abituale solitudine, sconforto e drammaticità, generato dalla crisi economica e sociale che insidia la normale vita quotidiana, in entusiasmo esplosivo che rianima tutta la collettività.
Ognuno si adopera nel risvegliare e impegnare gradevoli sentimenti, immaginazione, e creatività per trasformare case, rioni, paesi e città in un policromo, fantastico, festoso e cordiale paesaggio natalizio, avvincente e rasserenante, fatto di luci, colori, abbellimenti e decorazioni di vetrine, negozi, strade, mercatini occasionali con luminarie, alberi di Natale, presepi, pastori, zampognari, Babbi Natale, Befane e tante altre sorprese. Si tratta, in effetti, di emozionanti iniziative espressivo-comunicative, schiette e genuine, che dispongono anche i più retrivi a recuperare la serenità della dignità umana. La quale si riappropria della sacralità della persona, propria e altrui, rigenerando i legami familiari, sociali e filantropici che si rendono concreti nello scambio di doni, strenne e atti di beneficenza, che costituiscono così il segnale tangibile soprattutto dell’amore per il prossimo (il più nobile dei valori cristiani e umani), dell’affetto, della stima, della cordialità, del rispetto reciproco e di tanti altri valori, spesso latenti nella vita di tutti i giorni. All’uopo, San Paolo ci fa riflettere che nessuno di noi vive per se stesso! E Papa Francesco aggiunge che dobbiamo “guardare all’uomo non come a un assoluto ma come a un essere relazionale”. Pertanto, tutti i valori devono essere coltivati dai singoli e protetti da chi è preposto al governo della cosa pubblica, senza prevaricare e tartassare il popolo che già soffre, ma arrestando l’iniquo accrescimento delle disuguaglianze sociali.
Ebbene, in quest’atmosfera spiritualizzata e quasi fiabesca i più felici sono evidentemente i bambini che s’immedesimano istintivamente nelle magiche meraviglie natalizie, in cui si cullano finché non arriveranno all’età di distinguere nettamente il reale dall’irreale. Ma qualcuno potrebbe obiettarmi, soprattutto quei genitori e nonni che con loro costruiscono il presepe ed allestiscono l’albero di Natale in casa, che il “Bambino” , tramite quelle rituali operazioni, rinasce anche nel cuore del più anziano degli uomini maturi! E non hanno torto! Il taglio cristologico è evidente! E’ questa una delle sacre magie del miracolo di Natale: il recupero almeno temporaneo, da parte degli uomini di buona volontà, dei sentimenti religiosi che spontaneamente alimentano il candore della spiritualità dei bambini, dal cui ingenuo e innocente sorriso si manifesta la presenza di Dio nel loro cuore.
Immersi in quest’orizzonte sublimante, in questo istituto gli allievi più piccoli, aiutati dai compagni più grandi, affascinati dalla magia natalizia, si sentono felicemente protagonisti nel trasformare l’auditorio multimediale in un meraviglioso scenario in cui si esibiranno con un attraente musical ispirato ai valori del bene, ossia del vivere per gli altri, dell’affetto, del rispetto, della gratitudine, amicizia e pace, tratti dal messaggio del Bambino nascente nella grotta di Betlemme. Il tutto, animato da nenie e inni religiosi e da pastorali tradizionali, ci farà rasserenare e risollevare conducendoci in una breve ma salutare atmosfera esistenziale in grado di donarci un sostanzioso benessere psicologico e spirituale, tale da far dimenticare a ognuno, almeno temporaneamente, preoccupazioni, disagi, sofferenze e depressioni, provocati dalla drammaticità dal basso tenore di vita, indotto dalla crisi sociale ed economica che ci deprime. La Confcommercio ha previsto che per più di sette italiani su dieci Natale “sarà molto dimesso” e, aggiungiamo noi, i “cari” regali si trasformeranno in pensierini, in quanto nessuno vorrà rinunciare alla cordiale tradizione introdotta dai Re Magi.
I piccoli artisti ci racconteranno, a loro modo, che Natale è la più grande festività religiosa e popolare che noi cattolici e cristiani celebriamo ogni anno per rammentare la nascita del Figlio eterno di Dio, il quale si fa uomo. Ci ricorderanno che Sant’Agostino precisa che il Natale è la venuta in mezzo a noi del Figlio eterno di Dio, il quale si fa carne per salvarci dal peccato dei nostri progenitori e riconciliarci col Padre, offrendosi vittima espiatoria dei nostri peccati. Quindi, il Verbo si fa carne. Assume la natura e la persona umana (che è anima razionale e corpo), senza però cessare di essere vero Dio, ossia una persona divina (perfectus Deus, perfectus homo) per realizzare la nostra salvezza e per portare la pace a tutti gli uomini perché siamo stati creati da Dio a Sua immagine e redenti dal Figlio.
Sicché, col Natale Gesù viene a vivere nel mondo, e ci rimarrà fino alla fine dei secoli per aiutarci a diventare tutti figli di Dio che credono in Lui per essere degni del dono della Sua bontà, ossia la vita eterna. Alla luce del suo insegnamento, riflettiamo e ci persuadiamo che la crisi che ci angoscia sul piano esistenziale e sociale sollecita tutti ad impegnarci, da uomini liberi, coscienti e convinti come popolo di Dio, credenti e non credenti, ad una profonda revisione evangelica della propria vita, sulla base della consapevolezza di sé e del proprio destino per il trionfo del regno di Dio. Ciò al fine di corrispondere, riconoscenti, alla grazia di Cristo, il quale a Natale ci ricorda che sta in mezzo a noi quale Divino Maestro per esortarci soprattutto a non prevaricare e sollecitarci all’incontro, al dialogo, alla comprensione, all’uguaglianza, alla tolleranza, allo sviluppo del senso dei valori, al rispetto reciproco, all’amore ed alla fratellanza fra i popoli ed alla pace di cui abbiamo urgente e vitale bisogno. Sono valori cristiani, umani e universali questi, che il nostro Istituto propugna fin dalla sua fondazione, per i quali ci pregiamo di far parte orgogliosamente della Rete internazionale delle scuole associate all’UNESCO.
Termino formulando, con spirito fraterno i più vivi, cordiali e sinceri Auguri di Buon Natale e di Buone Feste, da parte della Dirigenza Gestionale e di quella Scolastica, a tutti gli Alunni e Famiglie, Docenti e non Docenti, Personale ausiliario e di cucina, agli Autisti e Volontari dell’Eduform. E li convalido con la seguente, sublime e acuta riflessione di Papa Benedetto XVI:
“Che cosa ha portato Gesù veramente se non ha portato la pace nel mondo, il benessere per tutti, un mondo migliore? Che cosa ha portato?
Ha portato Dio”! Al quale i nostri piccoli attori chiederanno di illuminare le menti, accendere le anime, aprire i cuori di tutta l’umanità e allontanare la tristezza e la disperazione dalle famiglie perseguitate dalla perfidia di quegli uomini diabolici che, usurpando sacrilegamente i diritti del prossimo, con arrogante egoismo, rifiutano l’amore che ci insegna il Bambino nascente.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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