Invito ad assistere alla sfilata ed alla drammatizzazione delle “Mascherine Ecologine” che organizzeranno anche la Pesca di Beneficenza “A Carnevale riciclare vale”- seconda edizione. Sabato 18/02/2012, ore 10.00.
8 Febbraio, 2012 Archiviato in News
Anche Carnevale fa scuola nel nostro Istituto. Sembra strano ? Affatto!
Vediamo perché. Noi montessoriani consideriamo il Carnevale l’evento popolare più fantasioso che stimola la naturale tendenza al divertimento collettivo, all’istintiva propensione umana dello stare insieme con gioia ed allegria, serbando sempre comportamento responsabile.
Intanto, non possiamo non tener conto che, fra le complesse rituali manifestazioni di massa, si distingue perché tramanda, dalla notte dei tempi, costumanze e tradizioni di forte valenza culturale, psicologica, pedagogica e educativa, che si sostanziano nell’inarrestabile esplosione, mediante il travestimento ed il mascheramento, dell’ingombrante affastellamento di tensioni psichiche e frustrazioni, che noi umani abbiamo rimosso ed ingabbiato nel profondo dell’inconscio, custodito e compresso dalla vigilante guardia dell’imperativo censorio-categorico della coscienza.
Così, saltati i tappi, il camuffamento e la possibilità di cambiare volto consentono di vivere per qualche giorno l’illusione istintiva di dar campo libero all’ontogenesi ancestrale mediante rituali fatti di canti, suoni, balli, schiamazzi, baldorie e follie d’ogni genere, assecondando il mondo istintivo, facendolo prevalere irresponsabilmente per qualche giorno su quello del raziocinio.
Naturalmente, si trasforma così la libertà in licenza e l’ordine in sfrenatezza e confusione caotica, che riescono ad ipnotizzare addirittura gli addetti all’ordine pubblico che si fanno contagiare dal buonismo, tanto che le armi nelle fondine saltellano anch’esse per la gioia di rimanere inoperose, passando dall’allarme al riposo, affascinate dal motto che “A Carnevale ogni scherzo vale”.
Dunque, attenendosi al proverbio del moralista pagano Seneca, modificato dal cristiano Sant’Agostino, secondo il quale tolerabile est semel anno licet insanire (è cosa sopportabile permettersi di abbandonarsi a una gioia sfrenata una volta all’anno), i tutori dell’ordine depongono i codici sanzionatori e adottano quello indulgenziale, validato dal tradizionale vissuto popolare che trae origini dalle feste dionisiache greche e dai saturnali romani.
Consentono a tutti di permettersi qualche “peccato veniale”, consistente nell’abbandonarsi a manifestazioni trasgressive di autocontrollata libertà di “impazzire”, senza però deviare dai canoni della legalità.
Le “MASCHERINE ECOLOGINE” montessoriane, peraltro, lontane da ogni deriva iconoclastica, estrapolando e rifiutando dalle concezioni del senso comune ogni interpretazione spuria del Carnevale, colgono dai numerosi concetti che lo definiscono motivi costruttivi che esaltano la rinascita purificatrice ed edificante, relazionandoli soprattutto al significato della Quaresima e della Pasqua seguenti.
Su questa linea, ne celebriamo tutti le valenze educative, attivate dal naturale stimolo che imprime al processo di socializzazione, quando contagia i singoli, aggregandoli in gruppi, che danno vita alle innocue caratteristiche quadriglie ed agli artistici carri allegorici con modalità comiche, satiriche, allusive e burlesche, al fine di divertirsi e divertire, con l’intento di aggiudicarsi il premio solo degli applausi della folla, che assiste attivamente alle vivaci catartiche esibizioni burlesche.
Sotto l’aspetto pedagogico, selezioniamo e coltiviamo nell’evento il valore universale di libera espansione della personalità sociale, morale ed intellettuale, in quanto i bambini della scuola dell’infanzia ed i ragazzi della scuola del primo ciclo (non esclusi gli studenti degli istituti superiori) traggono dal Carnevale, da loro modernizzato, motivazioni educative atte a consolidare il personale equilibrio psico-sociale, le potenzialità creative e le competenze manipolative, nonché quelle aggregative, relazionali e critiche. Infatti, sono già entusiasticamente impegnati nei laboratori predisposti dall’assetto organizzativo, curato dalla Gestione di quest’Istituto.
Con l’apporto tecnico dei volontari dell’EDUFORM, coordinati dal prof. Ottavio Benvoluto e caricati ed entusiasmati dai docenti, si uniscono per prepararsi alla festa in un clima operosamente ricreativo, mettendo alla prova le loro capacità ed abilità ad ideare, progettare e confezionare costumi, coreografie ,accessori e manufatti in cartapesta .
Utilizzano come materia prima abiti dismessi e tutto ciò che ritengono possibile riciclare e riusare, secondo come ispirano l’immaginazione inventiva e costruttiva ed il personaggio che intendono animare e rappresentare durante la drammatizzazione.
Nei laboratori didattici serietà operativa di svago ed allegria si conciliano magicamente dando luogo all’armonica e fantastica fusione fra gioco e lavoro. Il che caratterizza l’Istituto Montessori ambiente di apprendimento dove si favorisce, fra l’altro, lo sviluppo concreto della fantasia, ospitando gioiosamente l’atmosfera festosa che penetra dall’esterno non solo, ma si apprende anche ad odiare il consumismo, ad allertare il controllo dell’economia e della parsimonia ed a coltivare quel buon senso, che induce a risparmiare ed evitare quegli sperperi dissennati ai quali si abbandonano soprattutto a Carnevale gli sciagurati scialacquatori, carenti del senso dei valori di natura etica ed esistenziali.
In definitiva, i nostri allievi imparano a difendersi ed a rimanere indifferenti di fronte ad ogni dissipatrice suggestione occasionale e non si lasciano così condizionare da nessuna acquiescenza alle lusinghe conformistiche delle tradizionali maschere spendaccione, in quanto recuperano, a costo zero, il riciclo ed il riuso di tutto ciò che serve per il travestimento, le animazioni e la coreografia della festa, sollecitati dalla spontanea creatività infantile.
Di qui anche il valore pratico della Pesca di Beneficenza, quest’anno alla seconda edizione.
Ho cercato, quindi, di dare la ragione del quadro concettuale delle scelte da noi praticate, attingendo all’esperienza di questa storica Festa i criteri razionali di tipo ideale ed effettuale. Espelliamo, in effetti, dalla Festa ogni banale ed irregolare interpretazione irrazionale e patologica del senso comune, finalizzandola al sacro rispetto della dignità e del diritto umano, nonché dei valori perenni della nostra civiltà, svolgendola, perciò, con capacità di pensiero, di giudizio e di sano, responsabile, corretto ed equilibrato godimento.
Venite numerosi alla festa per ammirare le maschere tradizionali, trasformate in “Mascherine Ecologine”, che insegnano con il loro rinnovato Carnevale, equilibrato e convertito fautore dello sviluppo sostenibile, a non essere sciuponi, come è stato lui per il passato.
Sarete anche ospiti graditi dei nostri studenti dell’Alberghiero, pronti ad omaggiarvi con…golosi pensierini della gastronomia carnascialesca vesuviana.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
versione stampabile