“La zucca più bella. 4^ edizione”. Concorso abbinato alla festa di Halloween. Venerdì 30/10/2009, ore 11.30. Invito alla cerimonia di premiazione.
30 Ottobre, 2009 Archiviato in News
Il lavoro di preparazione al suo arrivo ferve ovunque in questa scuola, che non smettiamo di denominare officina di metodo, laboratorio didattico permanente, in cui ogni allievo impara a costruire la propria personalità ed a realizzare il proprio progetto di vita, mettendosi emotivamente in gioco in situazioni problematiche quotidiane, all’uopo progettate dai docenti, per sollecitare il protagonismo individuale nell’organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli ed attività costruttive, progettuali e ludiformi che gli facilitino l’impresa di imparare ad apprendere autonomamente, fin dalla scuola dell’infanzia.
Dunque, nel laboratorio didattico i bambini della scuola primaria hanno già iniziato il lavoro consistente in un viaggio fantastico sui sentieri fiabeschi della loro immaginazione, aiutati dal loro talento creativo, al fine di costruire un oggetto concreto che dovrà concorrere ad essere eletto “L’amuleto dell’anno contro l’insipienza “.
Sarà, dunque, un oggetto rappresentativo concreto, capace di esplicitare tutto il mondo interiore dell’artefice artista, fatto di emozioni, stati d’animo, sentimenti, bisogni, aspirazioni che egli intende esternare e comunicare con modalità comunicative mediante il suo oggetto misterioso.
Si tratta di un mezzo comunicativo che gli consente, mentre lo diverte, di cimentarsi con gli altri concorrenti nel dimostrare il grado di bravura nel rappresentare caratteristiche, relazioni, somiglianze, differenze e trasformazioni.
Ma, per realizzarlo, dovrà fine al termine impegnarsi a manipolare, ritagliare, truccare con pazienza e autodisciplina al fine di dare all’oggetto fantastico caratteristiche fisiognomiche e funzioni espressive, comunicative e sorprendenti per far cogliere, nella sua espressione, i requisiti stabiliti dal regolamento della gara.
Io sono fermamente convinto che le soluzioni già confezionate della scuola che insegna mortificano le propensioni creative, deprimono ed abituano l’allievo ad atteggiamenti negligenti, passivi e rinunciatari.
Al contrario, con l’attività sperimentale laboratoriale, noi della scuola dell’apprendimento rendiamo l’allievo sereno e felice, fiducioso ed incoraggiato e, perciò, anche motivato a risolvere qualsiasi dilemma, corroborato dall’autostima e dall’attitudine alla creatività, purché le difficoltà e i nodi da sciogliere siano da noi tradotti, come ci insegna Bruner, nei tipi di rappresentazione o di operazione mentale propri alle singole fasi dell’età evolutiva.
Su questa linea, da noi guidato montessorianamente, si concentra sul lavoro intrapreso e da solo si scopre di essere inventore e costruttore. Si esercita, allora, liberamente al ragionamento inventivo e, in ragione di questo concorso al quale partecipa, utilizza l’immaginazione per scoprire nuove possibilità di modificare la realtà.
In buona sostanza matura la competenza a trasformare, mediante il fenomeno del transfert, la realtà della ZUCCA, camuffandola in simulacro di testa umana con caratteristiche antropomorfiche, verosimili nei tratti del volto e degli occhi, da cui la giuria deve trarre elementi di valutazione per assegnare il trofeo in palio. Non interessa il volume del cranio, roba da antropometria superata dalla Montessori, ma la qualità espressiva ed estetica del contatto oculare e del volto, se così mi è permesso di dire antropomorficamente parlando, della zucca, umanizzata al meglio possibile dall’ingegno infantile di ciascun autore “ dell’opera d’arte “, che deve fare del tutto per non farla scadere minimamente nella rappresentazione terrificante dei teschi funebri della peggiore tradizione ludica infantile.
Ecco perché, fin dalla prima edizione della divertente e proficua iniziativa, suggerisco agli allievi e docenti, che li guidano nella preparazione, che la zucca da prescegliere per l’assegnazione del premio dovrà possedere diversi requisiti: deve essere magicamente intelligente, mostrare caratteristiche morfologiche esteticamente curate ed attraenti, avere l’aspetto di una testa dal volto espressivo di una persona equilibrata per dimostrare che anche le zucche umane possono trasformarsi culturalmente in teste ben fatte, in quanto quelle che appaiono ben piene, sono spesso colme di niente e vuote di quei valori e saperi che fanno simpatiche e belle anche le teste brutte.
La cerimonia di scelta e premiazione si svolgerà il 30/10/2009, alle ore 11.30, nell’auditorio multimediale, dove siete tutti invitati ad ammirare la divertente rassegna delle zucche umanizzate ed assistere alla selezione operata dalla giuria, composta da tutti gli alunni presenti che saranno invitati a votare per la zucca più bella per alzata di mano, che sarà ritenuta l’amuleto contro l’insipienza.
Siate presenti alla festa. Renderete così ancora più felici ed orgogliosi i vostri piccoli artisti, come voi e i docenti siete di loro.
Il Dirigente Scolastico
Alessandro Scognamiglio
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